23 gennaio – “il coraggio di ascoltare i giovani”


mercoledì 23 gennaio 2019
ore 21.00
CineTeatro L’Agorà, Carate Brianza

La comunità educante scende in campo con il progetto “Le Ali”
per rispondere ai nuovi bisogni dei ragazzi

IL CORAGGIO di ASCOLTARE i GIOVANI

Serata di presentazione aperta a genitori, educatori, allenatori, insegnanti e operatori Caritas

Don Antonio Mazzi
Presidente della Fondazione EXODUS

Lara Tagliabue
Allenatrice di basket e coordinatrice progetti
per Fondazione Laureus Italia Onlus

Matteo Zappa
Responsabile Aree di Bisogno
Caritas Ambrosiana

Moderatore della serata
Nando Sanvito
Giornalista

Il progetto “Le Ali” nasce in memoria di Angelo Fumagalli, esempio di dedizione a servizio dei più piccoli nel Decanato di Carate Brianza

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LeAli: un progetto di couseling per ragazzi e genitori nel Decanato di Carate Brianza

Preadolescenza e adolescenza costituiscono momenti critici e decisivi nello sviluppo di ciascuna persona per la presenza di dinamiche contrastanti nei processi di costruzione dell’identità e della personalità. Crescere, in questa fase del ciclo di vita, significa d’altronde trovare un difficile equilibrio tra poli contrapposti: da un lato il “viversi adulto” e la possibilità di muoversi verso un desiderio di indipendenza,dall’altro il poter “tornare bambino” verso uno spazio di protezione.

In questa delicata fase di ricerca e ridefinizione della propria dimensione personale,fragilità e instabilità sono all’ordine del giorno soprattutto laddove il contesto personale, familiare e sociale non sia sufficientemente equipaggiato per supportare in modo adattivo queste trasformazioni: la mancanza di punti di riferimento solidi, la presenza di frustrazioni, le incertezze sul domani correlate alla mancanza di lavoroe alla povertà che avanza in molte famiglie, accrescono la vulnerabilità di molti giovani che si trovano a vivere la quotidianità con preoccupante difficoltà.

Anche localmente, all’interno delle scuole, negli oratori ma anche nelle palestre e sui campi sportivi è sempre più evidente un crescente disagio da parte dei giovanissimi: isolamento sociale, fenomeni di bullismo e cyberbullismo, abbandono scolastico, difficoltà nell’inserimento lavorativo, dipendenze e problematiche psicologiche sembrano accompagnare le vite di molti adolescenti e preadolescenti. Secondo l’Osservatorio Nazionale Adolescenza, nel biennio 2015-2017 i tentativi di suicidio nellafascia d’età tra i 14 e i 19 anni sono quasi raddoppiati, con una percentuale maggiore che riguardale ragazze. Un dato allarmante da cui non è esente neppure la nostra Brianza, nella quale gli ultimiepisodi di giovanissimi che si sono tolti la vita sono il segno di un disagio carico di sofferenza.

Per affrontare la crescente richiesta di sostegno ed intervenire a supporto dei giovani che stanno vivendo un periodo di particolare fragilità interiore, relazionale o progettuale, il Decanato di Carate Brianza, grazie alla virtuosa collaborazione tra Caritas, Pastorale Giovanile e FeSTA (Federazione Sportiva Tornei dell’Amicizia), ha deciso di abbattere le barriere di campanile per trasformare la comunità allargata in una vera comunità educante capace di pre-occuparsi dei propri giovani e di fornire risposte al disagio.

Nasce così il progetto LeAli, un progetto di prevenzione che prevede l’attivazione di uno sportello di counseling destinato ai ragazzi e ai loro genitori: attraverso il coinvolgimento di professionisti della relazione di aiuto, disponibili in trepunti del territorio decanale (a Besana, Carate e Giussano), viene offerta un’opportunità di ascolto, discreto, gratuito e centrato sul “qui e ora”, per il potenziamento dei punti di forza e losviluppo dell’autonomia decisionale. Ove ritenuto necessario, gli operatori dello sportellopotranno suggerire l’intervento di altre professionalità specifiche di tipo psicologico,a cui rinviare i preadolescenti, gli adolescenti ed eventualmente le loro famiglie.

Il progetto, che verrà presentato nel mese di gennaio in occasione della Settimana dell’educazione, nasce per onorare la memoria e l’opera di Angelo Fumagalli, un esempio di instancabile dedizione a servizio dei poveri accolti nei centri di ascolto Caritas e dei più piccoli, incontrati nel servizio educativo attraverso lo sport.